azioni di sostegno anti crisi

Obiettivo: ottenerla tutti.
admin
Amministratore
Messaggi: 137
Iscritto il: 31/08/2008, 15:28
Contatta:

azioni di sostegno anti crisi

Messaggio da leggere da admin »

1. Descrizione sommaria dell’idea d’impresa

“Gratta gratta”
“Azioni di salvataggio microimprese sull’orlo di una crisi”

Premessa
Il momento non è dei migliori, e si fa un gran parlare di ammortizzatori sociali, come se non costasse niente distribuirli a pioggia: ma non vengono dal cielo! Pertanto sarebbe più saggio investire in attività consulenziali di interesse pubblico e quindi in forma gratuita o rimborsabile a seguito di successo conclamato delle iniziative. Gli analisti di organizzazione, change manager, psicologi del lavoro e dell’organizzazione, creativi, esperti in materia, cosa stanno a fare? Utilizziamoli, dunque, prima della fine universale.
Questo progetto propone una sperimentazione nella città/provincia di Milano di pronto intervento - a richiesta - per studiare formule innovative a tavolino, di rapida realizzazione nel concreto delle realtà produttive, che tentino di salvare il salvabile se si può, con l’intenzione, in seguito, di disseminare l’esperienza in tutto il territorio nazionale, e – perché no – internazionale.

Si intende quindi costituire un nuovo soggetto che:

• raccolga le richieste dei microimprenditori in crisi;

• analizzi, suggerisca idee e collaborazioni, anche associando temporaneamente microimprenditori in crisi (ATI), accompagni e attivi misure economiche volte a sostenere i microimprenditori nella fase di transizione dal negativo all’assestamento con modalità nuove, coinvolga nelle azioni tutti i lavoratori a qualsiasi titolo impegnati nella microimpresa (dipendenti, somministrati, collaboratori) raccogliendo i loro suggerimenti (CQS circoli di qualità solidali);

• promuova agevolazioni fiscali, contributive, eccetera.



Il soggetto nuovo si impegna a dare precedenza nell’assunzione delle risorse umane necessarie per l’espletamento delle attività da eseguire ai lavoratori precari che hanno già operato presso l’Agenzia Italia Lavoro sia in somministrazione che in qualità di collaboratori, rimasti fuori dai percorsi di stabilizzazione, e – a seguire – ai lavoratori precari, che abbiano competenze nel settore, che hanno operato presso la Provincia di Milano e la Regione Lombardia, inquadrandoli con contratto subordinato a tempo determinato per l’intero biennio di sperimentazione. E’ questo il motivo per cui l’assegnazione del progetto non viene stabilita da una gara ma da affidamento al soggetto costituentesi con la consulenza e assistenza tecnica da parte di LaborLab, programma regionale che ha fra i suoi obiettivi il sostegno all’autoimprenditorialità dei lavoratori atipici, realizzando così la prima sperimentazione di politiche integrate per il recupero e valorizzazione delle professionalità altrimenti sprecate da sconvolgimenti nelle organizzazioni, o dal comma 3 dell’articolo 49 e a seguire, ritenendo assolutamente improcrastinabile la non dispersione delle professionalità che conoscono a menadito le tematiche di cui sopra e le modalità per efficacemente intervenire.

2. Sezione: competenze ed interessi ( indicare solo ciò che è correlato all’idea d’impresa )
Competenze: Psicologa del lavoro e dell’organizzazione, Analista di organizzazione, Change manager
Interessi: Analisi organizzative (valutazione posizioni, prestazioni, potenziale) e analisi dell’organizzazione aziendale, Flexicurezza
3. Sezione: esperienze utili ( indicare solo ciò che è correlato all’idea d’impresa )
Analista di organizzazione piccole medie imprese
4. Sezione: i bisogni dei clienti target (sulla base di proprie valutazioni o percezioni)
Microimprese in crisi
Agenzia delle Entrate
INPS
INAIL
Associazioni di categoria (Confederazioni Commercio, Artigianato ecc.)
Mercato del lavoro
5. Sezione: il bacino di utenza (sulla base di proprie valutazioni o percezioni)
Enorme, in crescita esponenziale, secondo quanto dicono i mass media
6. Sezione: sede operativa (ubicazione orientativa e dimensioni di massima)
Sede di proprietà demaniale o sede da acquisire in affitto per l’accoglienza e orientamento ai clienti come da definizione sopra
7. Sezione: piano di spesa minimo (solo le voci principali ed i relativi importi, senza IVA)
Stipendi e contributi per 2 anni a lavoratori assunti con contratto subordinato
Affitto locale e attrezzature, se non messe a disposizione dalla Provincia di Milano o dalla Regione Lombardia per la gestione di data base e sportello d’accoglienza agli utenti come sopra definiti
admin
Amministratore
Messaggi: 137
Iscritto il: 31/08/2008, 15:28
Contatta:

mappa dei settori - aree in crisi

Messaggio da leggere da admin »

Facciamo un po' di ricerche, così possiamo individuare dove i co.co.pro. dovrebbero andare a lavorare per poter ottenere l'indennità di disoccupazione del 10% sul reddito dell'anno prima (ma attenzione a non superare il reddito complessivo annuale di 13.819 euro, se no si viene considerati non bisognosi!!!), vedendo di fare una scorpacciata di lavoro in monocommittenza per almeno tre mesi ma non più di dieci ..... :?: :?: :?:

Parto da qui (ricerca veloce in rete):

RITENUTO che l’individuazione delle aree di crisi di cui all'art. .............. debba fare riferimento:

in primo luogo, alle realtà territoriali interessate da una crisi di settore nel comparto industriale, anche come risultato di uno stato di emergenza, che coinvolga una o più imprese e che abbia già compromesso o tenda a compromettere i livelli occupazionali complessivi, senza poter essere riassorbita da altre iniziative di mercato;
in secondo luogo, alla situazione economico-sociale di ambiti territoriali più ampi che comprendano tali situazioni di crisi, nei quali sussistano difficoltà a riassorbire, in assenza di intervento pubblico, l’occupazione espulsa dai settori in crisi senza disperderne il patrimonio di competenze professionali;

Mi aiutate per l'individuazione?
Non facciamo prima a dire che la crisi è generale, quindi si deve per tutti provvedere?
admin
Amministratore
Messaggi: 137
Iscritto il: 31/08/2008, 15:28
Contatta:

legge 2/2009 co.co. a progetto disoccupati

Messaggio da leggere da admin »

Sono rimasta esterefatta ieri sera assistendo a quanto detto durante la trasmissione Exit riguardo l'estensione del diritto a indennità di disoccupazione una tantum ai co.co. a progetto (si parlava di 100 euro al mese a tutti, relativamente all'anno precedente). Ma dove sta scritto? Ma il Ministro Sacconi ha letto il testo? E nessuno dei presenti lo ha letto? Ve lo riporto:

2. In via sperimentale per il triennio 2009-2011, nei limiti delle risorse di cui al comma 1, e nei soli casi di fine lavoro, fermo restando quanto previsto dai commi 8, secondo periodo, e 10, e' riconosciuta una somma liquidata in un'unica soluzione pari al 10 per cento del reddito percepito l'anno precedente, ai collaboratori coordinati e continuativi di cui all'articolo 61, comma 1, del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 e successive modificazioni, iscritti in via esclusiva alla gestione separata presso l'INPS di cui all'articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335 con esclusione dei soggetti individuati dall'articolo 1, comma 212, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, i quali soddisfino in via congiunta le seguenti condizioni:
a) operino in regime di monocommittenza;
b) abbiano conseguito l'anno precedente un reddito superiore a 5.000 euro e pari o inferiore al minimale di reddito di cui all'articolo 1, comma 3, della legge 2 agosto 1990, n. 233 e siano stati accreditati presso la predetta gestione separata di cui all'articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, un numero di mensilita' non inferiore a tre;
c) con riferimento all'anno di riferimento siano accreditati presso la predetta gestione separata di cui all'articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, un numero di mensilita' non inferiore a tre;
d) (soppressa);
e) non risultino accreditati nell'anno precedente almeno due mesi presso la predetta gestione separata di cui all'articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335.

Era presente anche il Sindacalista che non ha ribattuto affatto sul punto. Eppure, qui vi ricopio quanto ha scritto in ottima tabella esplicativa l'Ufficio Vertenze CISL di Brescia http://www.vertenzebrescia.it/2009/02/0 ... /#more-149 Ma, evidentemente, anche lui non era al corrente.

Indennità ordinaria di disoccupazione per Collaboratori Coordinati
Validità triennio 2009 - 2011
Condizioni
Iscritti in via esclusiva gestione separata INPS
Requisiti
Opera in regime di monocommittenza
Abbia conseguito un reddito anno precedente superiore a € 5000, e pari o inferiore ad € 13,800, ( minimale art. 1, comma 3, legge 233/90) con accredito presso la gestione separata INPS di un numero di mensilità non inferiore a 3.
Tre mensilità di versamenti alla gestione separata art 2 comma 26 legge 335/95 nell’anno di riferimento.
Svolgano nell’anno di riferimento attività in zone dichiarate in stato di crisi ovvero in settori dichiarati in crisi.(SOPPRESSO)
Mensilità tra 3 e 10 accreditate nell’anno precedente alla gestione separata di cui all’articolo 2 comma 26 legge 335/95
Importo indennità
E’ riconosciuta una somma pari al 10% del reddito percepito l’anno precedente liquidata in unica soluzione.

Come potete notare bene le condizioni sono molto strette. :evil:
Ditemi: a qualcuno che mi legge spetterebbe?
Basta che il reddito superi 13.800 euro e stai fresco. Se lavori 2 mensilità e 3 settimane, salta. Se lavori 10 mensilità e 1 settimana, salta lo stesso.
Faccio notare anche che nel mio post precedente avevo discusso del punto d) che riguardava le aree o settori in crisi, e ho chiesto spiegazioni su quali fossero alla Provincia, che si riservò di darmi dettagli.
Fortunatamente, han tolto quel limite sopprimendo il punto d): avranno pensato che piuttosto che affrontare l'argomento era meglio toglierlo di mezzo. Comunque le condizioni non sono - visto che si tratta di una tantum a sostegno - aperte realmente a tutti, come si vuol far credere alla larga platea del pubblico che non conosce i dettagli e si fida di quanto dice la tv, e il Sindacato e il Ministro, da quel pulpito, i quali non hanno letto il testo di legge e in buona fede, sicuramente, credono di aver accontentato tutti. Adesso devo andare a un Convegno internazionale, ma entro domenica glielo mando.
admin
Amministratore
Messaggi: 137
Iscritto il: 31/08/2008, 15:28
Contatta:

reddito minimo garantito regione Lazio

Messaggio da leggere da admin »

Fonte: BIN Italia http://www.bin-italia.org/informa.php?ID_NEWS=31

E' stata approvata, il 4 marzo 2009, la legge sul reddito minimo garantito nella regione Lazio. Destinata a disoccupati, inoccupati e precari prevede un intervento economico di 7000 euro annui, circa 580 euro mensili. Ne possono fare richiesta tutti coloro che sono al di sotto della soglia di 8000 euro. Per la prima fase, che sarà sperimentale, la Regione Lazio mette a disposizione 20 milioni di euro per il 2009 ed altri 10 milioni per i successivi due anni. Tale cifra dovrebbe essere però aumentata già a partire dal mese di luglio 2009 durante la fase di assestamento al bilancio. Oltre alla parte monetaria, del reddito diretto, la legge prevede una parte di reddito indiretto cioè beni e servizi tra cui trasporti, sostegno all'affitto, accesso alla cultura.

La legge è frutto di un percorso durato 4 anni. In Consiglio regionale si era istituito già nel 2006 un tavolo di lavoro richiesto e partecipato dai movimenti sociali, al diritto all'abitare, ai sindacati di base. Mentre in Giunta si era istituito un tavolo di lavoro aperto alle rappresentaze facenti parte dei tavoli di concertazione.

La legge ha preso subito esempio da quelli che sono i diversi modelli europei di sostegno al reddito cercando cosi di costruire un mix tra un intervento di cosidette politiche passive e politiche attive, cercando però di non condizionare, oltre una certa misura, i beneficiari. A tal proposito, come novità, nella legge viene inserita la misura della congruità, cioè si deve accettare un lavoro causa la perdita del beneficio, ma si può rifiutare se non congruo con la qualifica precedente, con le competenze precedentemente acquisite e con il salario ricevuto. Una forma dunque nuova di politica attiva che tiene conto della possibilità di rifiutare lavori squalificanti senza la perdita del reddito minimo.

La legge è destinata alla persona e non alla famiglia, quindi istituisce un diritto personale, individuale, ed anche questa è una delle novità interessanti di questa prima legge sul reddito minimo garantito che stà avendo eco a carattere nazionale anche per il fatto che viene approvata proprio durante il dibattito sull'assegno ai disoccupati.

L'intervento previsto per il 2009, che ricordiamo sarà sperimentale, dovrebbe coinvolgere circa 6000 persone residenti nella regione Lazio, iscritte al centro per l'impiego e che siano al di sotto di 8000 euro annui.

Una nuova misura di sostegno al reddito che può definirsi una vera e propria esperienza utile e necessaria per un'intervento di carattere nazionale.
admin
Amministratore
Messaggi: 137
Iscritto il: 31/08/2008, 15:28
Contatta:

azioni di sostegno anti crisi dal Lazio

Messaggio da leggere da admin »

http://www.regione.lazio.it/web2/main/s ... hp?id=3446

05/03/09 - “Siamo la prima grande regione italiana che si dota di uno strumento fondamentale che non ha nulla a che fare con la vecchia logica assistenzialista. Portiamo nella nostra regione un modello di tutela presente in tutti i paesi europei più avanzati: dalla Francia all'Austria, Belgio, Olanda fino ai Paesi scandinavi e anglosassoni''. E’ quanto ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, aprendo il dibattito del Consiglio regionale sulla legge per il reddito minimo di cittadinanza.
“La legge regionale sul reddito minimo - ha spiegato Marrazzo - è un passaggio decisivo per la nostra comunità. La Regione non lascia soli lavoratori, famiglie e imprese in un momento di eccezionale crisi. I dati del Pil 2008 ci riportano indietro alla crisi petrolifera di 30 anni fa e nel 2009 la stima è che 50mila persone rischino il posto di lavoro nel Lazio. Per questo si deve intervenire con misure straordinarie: il nostro obiettivo è di raggiungere 20mila cittadini fino ad oggi privi di tutele sociali".
"Sugli investimenti per finanziare la legge – ha aggiunto il presidente - mi impegno, e chiedo all'assessore al Bilancio Luigi Nieri, e al Consiglio durante l'assestamento di bilancio, di aumentare le risorse destinate a sostenere il reddito minimo garantito. L'obiettivo – ha concluso Marrazzo - è quello di raggiungere circa 20 mila cittadini del Lazio''.
L'assessore al Lavoro Alessandra Tibaldi ha spiegato che la legge sul reddito minimo assicura settemila euro a persona per un anno. “Daremo circa 530 euro al mese per disoccupati, inoccupati e precari residenti nella regione Lazio. – ha spiegato Tibaldi - Avevamo pensato ad una cifra di 5.400 euro all'anno ma abbiamo dato parere positivo ad un emendamento del Crel che ci chiedeva di aumentare la somma al minimo della pensione sociale, ovvero 7mila euro".
Tibaldi ha poi spiegato che il cittadino che volesse accedere al reddito minimo deve prima fare una richiesta al comune. "Il primo assegno- conclude l'assessore- arrivera' nei conti dei destinatari un mese dopo la chiusura delle graduatorie provinciali".
....................................................................
Dunque, le ultime notizie che ho di quella che doveva essere messa in discussione in Lombardia, dopo la raccolta di firme (organizzai anche io un banchetto, all'epoca) sono le seguenti:
P.d.l. n.81 assegnato VII Commissione Cultura, Formazione Professionale, Sport, Informazione
iscritto Odg Consiglio rinnovo in Commissione 22.2.2007 scaduto termine per istruttoria in Commissione telefonare a 0267486209 per informazioni da aggiornare (lo faccia qualcuno che ha veste istituzionale, per favore, che adesso io non ho alcun ruolo)
matilde
Messaggi: 18
Iscritto il: 09/09/2008, 12:22
Contatta:

diritto al reddito

Messaggio da leggere da matilde »

ma non era il 2004 il tempo della raccolta di firme sulla proposta di legge di inziativa popolare sul diritto al reddito in Regione Lombardia? e ancora stiamo qui a cincischiare? quasi quasi mi trasferisco a Roma!!
admin
Amministratore
Messaggi: 137
Iscritto il: 31/08/2008, 15:28
Contatta:

mi sono trasferita ma anche così sono esclusa

Messaggio da leggere da admin »

Ieri sono arrivata tardi all'incontro organizzato da Atdal over40 in Municipio XVII, ma giusto in tempo per sentire attaccato di brutto il rappresentante dell'Assessore al Lavoro, pari opportunità e politiche giovanili della Regione Lazio, che era assente, per i criteri previsti nella legge regionale sul reddito minimo nel Lazio (in Lombardia non se ne parla affatto), che escludono gli over 45. Allora, visto che questa faccenda la seguo da diversi anni, ho scritto a Sandro Gobetti il piccolo suggerimento che segue, sperando siate d'accordo.

"Verificato che i paletti scontentano e fanno arrabbiare (giustamente) gli esclusi, vorrei proporre a proposito delle varie leggi e dispositivi relativi a reddito minimo, di ragionare in modo scientifico, togliere i paletti e formare dei gruppi omogenei sperimentali che rappresentino tutte le categorie che abbisognano di sostegno e/o ammortizzatori di vario genere, in modo da verificare esiti a una certa scadenza degli interventi con ogni singolo strumento adottato. La mia esperienza diretta (sperimento ogni cosa, doti lavoro e lavoro di tipo accessorio ad esempio, prima di parlarne) insegna che la corsa è all'accaparramento dell'"utente", da "accontentare" al momento con un appuntamento .... ma poi non gliene può importar di meno alle strutture di orientamento e inserimento di come va a finire la storia (importante è la firma sul registro frequenze e burocraticamente si sta "a posto").
Esempio: dato 100 l'investimento, si assegna a fasce di età da 18 a 24, da 25 a 34, da 35 a 44, da 45 a 54, da 55 a 64 il reddito minimo con interventi associati di inserimento lavorativo proposti da tutor mediante piano individuale (anche formativo laddove necessario) che vadano a scalare progressivamente in base a miglioramento situazione personale. Se io scelgo un percorso imprenditoriale, e abbisogno di sostegno formativo per il business plan, a prescindere da età, rientrando nella sperimentazione, prendo reddito minimo e frequento corso, quindi inizio attività sperimentalmente e il sostegno cala progressivamente fino ad azzeramento se le cose vanno bene, altrimenti si rialza e si tenta altra strada, e così via fino a risoluzione del problema (successo attività o andata in pensione). In questo modo si segue l'indicazione del Libro Bianco di Sacconi di attenzione a ogni singola persona in tutte le fasi della sua vita, che la politica deve provvedere a rendere serena.
E basta con gli ammortizzatori o sostegni a pioggia con la nuvoletta dedicata solo ad alcune categorie più o meno ristrette.
Laura Spampinato
Indipertutti, cordialmente"
admin
Amministratore
Messaggi: 137
Iscritto il: 31/08/2008, 15:28
Contatta:

reddito minimo nel Lazio

Messaggio da leggere da admin »

qui potete trovare i dettagli sulle condizioni per ottenerlo
Buona fortuna!

http://www.portalavoro.regione.lazio.it ... a-Legge_57
admin
Amministratore
Messaggi: 137
Iscritto il: 31/08/2008, 15:28
Contatta:

la frana dei posti di lavoro: come arginare?

Messaggio da leggere da admin »

Sia attraverso la tv che attraverso giornali ed internet, ogni giorno assistiamo alla frana di posti di lavoro. L'allargamento a tutti delle garanzie minime di sopravvivenza, alle condizioni attuali, non è possibile: arriverebbe un momento in cui si raggiungerebbe il punto di rottura del sistema assistenziale. Non basta a mio avviso allargare la platea dei beneficiari o il sostegno alle aziende in crisi. Ritengo che la spinta alla produzione possa essere data solo se si mantengono attive le persone che vengono sostenute da ammortizzatori (intendo tutti i cittadini in età dai 18 ai 60/65 anni). Mi spiego. Attualmente io percepisco indennità e sto a casa. Essendo over 50 godo di questo sostegno per 1 anno intero, con importo a calare e compromettendo la mia futura pensione. Dopo questo anno, non avrò diritto a nulla. Poniamo invece che io, per effetto di un dispositivo nuovo da sperimentare, venga chiamata a collaborare in un ambito pubblico assistenziale per 3 ore al giorno, mantenendo l'indennità e rimanendo il calcolo del mio montante utile per la futura pensione fermo all'ultima retribuzione percepita (quindi non decurtato a causa dell'indennità percepita). Immediatamente, e cioè a partire dal primo giorno di disoccupazione, applicando questo nuovo sistema, sarei produttiva per 3 ore al giorno e ciò costituirebbe un risparmio sulla spesa del settore pubblico assistenziale. Moltiplicate per tutti quelli che sono nella mia condizione. Ipotizziamo che arrivi infine la scadenza dell'indennità, per over 50 dopo un anno, ipotizzando che nel frattempo il centro per l'impiego non abbia potuto offrire alternative per una collocazione in aziende o enti per il beneficiario (l'incrocio nel data base dell'ufficio matching dovrebbe automaticamente segnalare queste opportunità, con sgravi alle aziende/enti interessati ad assumere). L'indennità in questo caso dovrebbe essere prorogata in quanto ciascuno dovrebbe avere diritto a un reddito minimo per sopravvivere (compresa quota per figli a carico). Nel caso di 2 persone disoccupate in famiglia, si avrebbero - per ipotesi - 2 indennità da 800 euro con impegno per entrambi di 3 + 3 ore lavorative giornaliere in attesa di ulteriori occasioni d'impiego normale. Con 1.600 euro mensili le due persone potrebbero provvedere, certo non potendosi permettere vacanze o spese straordinarie, almeno alle spese correnti per l'indispensabile, allontanando da sè la paura della fame e annientamento personale che ciascun lavoratore non garantito oggi vede. Il risparmio sul costo del personale impiegato per le 3 ore al giorno sarebbe di vantaggio alla collettività intera e si avrebbe un'ampia rotazione su mansioni che non richiedano necessariamente continuità da parte di una specifica persona (per queste sole manterrei procedure concorsuali, utilizzando corsi-concorsi -per capirsi tipo RIPAM-, che sono le uniche forme di selezione valida che riconoscerei). Mi piacerebbe avere vostra opinione e arricchimento proposta.
admin
Amministratore
Messaggi: 137
Iscritto il: 31/08/2008, 15:28
Contatta:

prova

Messaggio da leggere da admin »

prova aggiornamento data forum ultimo messaggio sezione flexihousing
Rispondi

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite